
Il Brunello di Montalcino di Capanna, firmato da Cencioni, è bottiglia straordinaria. Il 2003 è sicuramente giovane, quasi un peccato averlo bevuto, e questo lo si evince già al colore: un rosso rubino luminoso, splendido.
I profumi sono di un'intensità straordinaria, facilmente si riconoscono i frutti del Sangiovese nella più nobile delle sue espressioni, il Sangiovese Brunello, mentre lentamente emergono le note tostate prima e speziate dopo, figlie del sapiente affinamento di tre anni in botte di Rovere di Slavonia, botte grande, ovvio! Al gusto il Brunello'03 è aggressivo e ruvido, un infante, con un tannino certo molto evidente, ma che allo stesso tempo finisce con l'accarezzarti (certo in modo molto pronunciato)il palato. Piacevolissimo, termine forse un po'riduttivo, e oltremodo lungo ma mai ripetitivo.
Ma esiste un oltre del Brunello?
Si, esiste, e in questo caso è la bottiglia n° 9958 di 10162 del brunello di Montalcino Riserva di Capanna.
L'annata è dalla nostra, stiamo parlando del bel 1999 a Montalcino.
Ad un giorno di distanza è ancora difficile parlare di questa bottiglia senza emozionarsi. 10 anni di vita ed è vino ancora giovanissimo, rosso rubino scuro, affascinante, splendente.
Il naso è da antologia, passano minuti interi e sei ancora lì a snocciolare tutte le sensazioni, straordinariamente nette e distinte che questo Brunello, che di anni di botte ne fa quattro e nonostante ciò presenta ancora sensazioni erbacee,che ci regala.
Maestoso, elegante e allo stesso tempo forte e aggressivo è Brunello regale, ti lasci trasportare e ti fai prima cullare poi travolgere come un fiume in piena.
Come se non bastasse, dopo una collezione praticamente infinita di frutti rossi,confetture piacevolissime note terziarie, non si può non citare la straordinaria mineralità di questo vino.
Ma soprattutto è Brunello infinito, chiudi gli occhi ed è ancora lì a raccontarti la sua storia che, sicuramente, sarebbe durata ancora per lunghi e lunghi anni.
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