giovedì 4 marzo 2010

Appunti di Viaggio - Terre di Vite 2


La manifestazione di Castello di Levizzano "Terre da vite",ci ha portato alla scoperta di diverse realtà enologiche,alcune già affermate altre sulla buona strada.
Con una serie di interventi vogliamo raccontarvi le cantine che abbiamo avuto modo di visionare.
Per noi un'obbligo morale era partire dall'immenso Dario Princic. Una partenza entusiasmante, al dare il via ci pensa un grande Pinot grigio del 2007, un bianco non-bianco, per colore e struttura. Continuando con l'annata 2007 si assaggia il Jaikot(provate a leggerlo al contrario e capirete il vitigno), questo bianco è il frutto di un frutto molto maturo, caratteristica molto evidente al naso ed al gusto. Si passa quindi al 2006 Bianco Trebez, un uvaggio di Pinot grigio,Chardonnay Sauvignon blanc. Semplicemente straordinario. La batteria dei bianchi si chiude con la Ribolla gialla del 2005, il preferito dal Maestro. Tre anni di botte ed un tannino mirevole per un bianco (a suo parere la Ribolla deve essere tannica).
La conclusione arriva a sorpresa con un Cabernet Sauvignon del 2001 che fa cinque anni e mezzo di barrique usate. Un vero capolavoro, difficile paragonarlo ad altre bottiglie delle categoria per la sua atipicità e peculiarità.
Il giro continua e ci si sposta in Toscana,nella Maremma, a casa di Massa Vecchia.
Iniziamo subito a parlare di un Vermentino buonissimo, lungamente macerato e fermentato e quindi affinato in botti di castagno. L'annata 2004 oggi è perfetta da bersi.
Si passa al rosato dal colore molto carico, prodotto da uve Sangiovese e Merlot perfettamente integrate che svela un naso intrigante e complesso. Ultima sorpresa di Massa Vecchia è il rosso da Sangiovese e Alicante annata 2001, tanto carico, forse troppo.
Infine nota di merito per i due Verdicchio di Villa Bucci, chiaramente figli di una filosofia produttiva differente, ma molto tipici (soprattutto il Verdicchio classico mentre la riserva 2006, certamente grande vino, è da aspettarsi ancora).

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