Bottiglia acquistata presso l'osteria accanto al museo del vino di Torgiano, regno di Re Giorgio Lungarotti, e per onorare la sua memoria decidiamo di prendere la bottiglia più cara alla Maestà: il San Giorgio.
Dieci anni, ma ancora giovane e con tanta voglia di crescere.
Splendida la cornice dell'incantevole borgo di Torgiano che abbraccia le vigne della famiglia Lungarotti in particolar modo il "vigneto Monticchio" oggetto di culto tra noi, miseri studenti del vino. Ed il museo, che ripercorre tutta la storia del vino e dei suoi contenitori dai tempi degli etruschi, percorrendo gli anni ad arrivare al nostro tempo.
Il colore era di un rosso molto intenso, quasi cupo, con riflesso appena sfumato sul granato.
Il bicchiere emanava un intensissimo profumo con una nota di Cabernet in principio, che poi lascia spazio al Sangiovese.
In bocca è la perfezione,armonico, persistente,assolutamente perfetto
Il San Giorgio si rivela in tutta la sua grandezza, era il vino preferito da Re Giorgio ed è per questo che la bottiglia è autografata dal sovrano.
Perfetto,anche troppo il suo voto è sicuramente il massimo, ma da cattivi sudditi continuiamo a preferire il Rubesco Vigna Monticchio.
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