lunedì 1 agosto 2011

Estate 2011

E’ così che oggi è agosto, più di un mese che l’estate è iniziata. Tra voglia di vacanza e prove generali, qualche week end qua e là per entrare in forma, qualche bevuta da ricordare salta fuori, spesso casualmente. E siccome d’estate un disordinato come me perde ancora di più la voglia di fare ordine mentale e fisico, ecco un elenco confuso delle mie bevute del primo mese d’estate, una Summer hits Luglio 2011, insomma.

Colli Orientali del Friuli – Sacrisassi, Le due terre bianco – 2001. Al primo posto, senza dubbio. Questo vino di 10 anni, a base di Tocai (non friulano, all’epoca) ma “corretto” , dal color oro e profumi antichi e profondi, e dal sorso morbido e vibrante, avvolgente, lungo. Un vino commuovente per fascino e profondità, mamma mia. Piccola produzione, 25 Euri circa, ma non il 2001!!!

Vadiaperti – Coda di Volpe – 2008. La coda di volpe che non ti aspetti, quella con quasi 3 anni sulle spalle e una grande stoffa. Bevuta nel periodo di caldo più intenso si è mostrata al tempo stesso rinfrescante, con quell’acidità sostenuta e piacevolissima ma robusta, se mi passate il termine. Siamo in Irpinia e si sente, tanto al naso, con quella mineralità accentuata, quanto in bocca, con il sorso energico e lungo. Sotto i 10 euri, da bere e tenere in cantina (la 2010 è molto buona)

Verdicchio dei Castelli di Jesi Riserva – Fattoria San Lorenzo, Vigna delle Oche– 2005. Grande, senza se e senza ma. Una bottiglia in formato magnum da ricordare, esempio lampante della straordinaria anima bianca del centro Italia. 2005 in perfetta forma, profumi netti e distinti figli dell’affinamento in acciaio, senza legno, monumentale in bocca. Perfetta, poi, è la 2006, che si svela in tutto il suo splendore. Più sfuggente magari rispetto alla 2005, bicchiere più da capire, ma che ha complessità e bellezza da vendere. Sui 20 Euri per una 750 ml, non certo facile da trovare la 2005.

Il rosso dell’estate è senza dubbio il Barbaresco Rio Sordo 2006 di Cascina delle Rose. Il perché amo il Barbaresco è in questo bicchiere, perché mi affascina così, nei suoi profumi delicati, nella sua finezza e nella sua eleganza. Un complesso di profumi e sensazioni sfaccettato, mai sfacciato, ed ecco i fiori, la frutta e le spezie, con un sorso giovanissimo ma già composto, energico con ogni sua componente che arricchisce il suo valore in un complesso da applausi. Finale lungo, a chiudere il cerchio perfetto. Estivo, la sera con la luna piena, perfetto in ogni momento.

Nessun commento:

Posta un commento

Lettori fissi