domenica 7 marzo 2010

Appunti di Viaggio - Vinix Live! Perugia

Mi pare di averlo già scritto parlando della manifestazione di Modena, riordinare appunti presi in maniera disordinata e frettolosa per raccontare vini spesse volte straordinari, e che meriterebbero molto più tempo, è sempre per me impresa difficile.
Subito una considerazione doverosa: Vinix Live! di Perugia organizzato da Jacopo di Enoiche Illusioni è stato un vero successo, bella la location dell'Ex Eliografica, bella la cornice e l'atmosfera, ma soprattutto giusta la scelta delle cantine, 8, in rappresentanza di diverse zone dell'Umbria e che hanno certamente tenuto altissimo il nome di questa straordinaria regione.
Anche se prometto che a breve parlerò in maniera più dettagliata delle cantine presenti e dei loro prodotti, cercherò in qualche modo ora di raccontarvi qualche mia personalissima sensazione.
Si comincia con Palazzone e i suoi bianchi, a stupire, oltre all'elevata qualità media dei prodotti soprattutto in relazione ai prezzi, è il Campo del Guardiano '06, Orvieto che conosci ma che stupisce sempre per profondità, complessità e struttura.
Si va da Roccafiore a Todi, dove si fanno i Grechetto che preferisci, ed ecco la sorpresa: Fiorfiore '08, Grechetto bellissimo, che non potrà che migliorare quando troverà un equilibrio maggiore essendo oggi forse un po' troppo caratterizzato dal legno.
Sempre di Roccafiore parleremo poi di un rosso che verrà presentato ufficialmente al Vinitaly, Prova d'autore si chiama, prova certamente ben riuscita.
Moreno Peccia della cantina la Spina dei Colli Perugini ci fa assaggiare e ci racconta due "gioielli": il Polimante della Spina con Merlot e Gamay, un’esplosione di profumi e sensazioni, e il Rosso Spina a base di Monbtepulciano con un po' di Nebbiolo di una vecchia Vigna, più austero e tannico, ma dalle grandi prospettive future.
Lungarotti e il suo Vigna Monticchio sono una ovvia e sempre piacevole conferma, in particolar modo il Rubesco Riserva '04 appare particolarmente in forma.
Protagonsita della mia seconda parte di pomeriggio è il Trebbiano Spoletino. Si inizia con quello interpretato da Antonelli, con un passaggio in legno, la cui versione '08 appare ancora un po' alla ricerca del suo equilibrio. Poi ci sono i due Trebbiano di Collecapretta, e non si può non dire quanto è affascinante il Terra dei Preti, con la sua macerazione e le sensazioni particolari che regala. In ultimo c'è l'Arboreus 2006, il Trebbiano di Bea, personalmente il più compiuto dei tre, quello che senza dubbio ho amato di più.
Parlare di Bea da l'input per raccontare l'ultima parte del pomeriggio, ormai diventato serata, Montefalco. Tre Sagrantini: Antonelli e la sua eleganza e la grande tannicità, Milziade Antano con il suo Sagrantino, sempre straordinario manifesto del vitigno in questione (anche lui in uno stato di forma particolare), che ti rapisce e fai fatica a toglierlo dal palato e dalla testa, e infine Giampiero Bea con un Rosso di Montefalco declassato (Il San Valentino) che forse alla fine è il vino della giornata, e con il Sagrantino "Pagliaro" che si afferma come leader indiscusso tanto appare "perfetto" per chi scrive. Il Sagrantino come lo immagini, come lo vorresti, anche se non spereresti si possa arrivare a tanto.
Ho parlato di tanto, di troppo, alcuni di questi prodotti cercherò di raccontarveli a poco a poco in maniera certamente più esaustiva.

2 commenti:

  1. Grazie di essere venuti, davvero. Mi fa poi piacere abbiate apprezzato l'atmosfera ed i produttori presenti. Evviva! Ed ancora grazie.

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  2. Figurati Jacopo, è stato un piacere esserci per una rassegna così bella dei vini di questa straordinaria regione (+ la conosci e + ti stupisce direi)...
    Al prossimo Vinix Live! e sicuramente a prima di questo :)

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