giovedì 13 gennaio 2011

Sagrantino di Montefalco Docg Ruggeri 2005



Perugia.Una fredda giornata di inizio gennaio. Entriamo in una enoteca del centro. Guardiamo la selezione di bottiglie esposte sugli scaffali, tanti vini umbri, molti toscani. Pochi del resto della Penisola. Scambiamo commenti sulle bottiglie che conosciamo o di cui abbiamo sentito parlare.
La scelta è ardua, in programma abbiamo un Gaglioppo da invecchiamento del '95.
Si apre la porta alle nostre spalle, entra un signore che viene calorosamente salutato dall'oste ed immediatamente presentatoci. Si parla di vino ovviamente, dell'annata, delle vendite, dei vini piemontesi. Il signore dopo pochi minuti si congeda invitandoci ad andarlo a trovare a Montefalco. Convinti dalla seconda stretta di mano decidiamo di comprare il suo Sagrantino, come se la mano ruvida da contadino garantisse la qualità del prodotto.

Bel Sagrantino! Nel calice è vispo figlio dell'Umbria.
Rispettoso del vitigno, ma allo stesso tempo si presenta come un Sagrantino particolare,  più "dolce" rispetto agli altri bevuti, merito di una vendemmia leggermente ritardata per l'occasione. Piccola produzione(meno di 8.000 bottiglie) e tanta attenzione in vigna fanno il resto.
Si presenta con un rosso rubino intenso e luminoso, segno di grande gioventù ed energia
Il naso è elegante, inizialmente un po' timido, c'è concentrazione e succo ma non è dirompente.
Emergono poi a poco a poco i frutti rossi in confettura, su tutti la mora, accompagnati da un ricordo floreale e leggermente selvatico, per poi passare ad una speziatura abbastanza evidente, il tutto accompagnato dal pizzico del tannino.
In bocca è morbido (per essere un Sagrantino), persistente, con un tannino vivo ma allo stesso tempo levigato.
Bella bevuta, piacevole, sincera, autentica.

Ulteriormente convinti dalla bottiglia il giorno seguente partiamo alla volta di Montefalco, con qualche scoperta interessante.

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