Trasferta in terra teutonica per Bere è Sapere, sfruttando un viaggio tra amici ci ritroviamo in una degustazione internazionale in Germania, peccato però per l'assenza di vini locali.
Grandi sorprese, eccellenti conferme, immense delusioni.
Ma partiamo dalle sorprese: Domaine de Mouscaillo con gli Chardonnay 2007 e 2008 e con un grande Pinot nero del 2007, La Moresca azienda agricola siciliana con un grandissimo Vermentino dal colore scuro, i grandi Aglianico ed un ottimo Taurasi de il Cancelliere, e lo Champagne di Tarlant.
Per quanto riguarda le conferme possiamo tranquillamente citare Monte dall'Ora e il suo pezzo di Valpolicella migrante all'estero, Elena Pantaleoni de la Stoppa con il suo magnifico passito di Malvasia, e Angiolino Maule con i suoi bianchi.
Infine un capitolo triste: le delusioni. In questa parte conclusiva devo inserire tutti quei vini che non mi hanno conquistato e partiamo dagli Chardonnay della Borgogna di Domaine du Vieux spento in bocca,scarico al naso, tutti i prodotti di Jean-Yves Devevey.
Non per sciovinismo o per uno sciocco patriottismo enologico, ma ho trovato i prodotti provenienti dall'Italia molto buoni qualitativamente parlando, ovviamente con dovute eccezioni,ma tutti mantenevano uno standard medio-alto, mentre i prodotti francesi mi hanno deluso mi aspettavo di più soprattutto da Borgogna e Champagne, vini poco presenti, stanchi,spenti,offuscati e dal prezzo alto.
Vi erano anche vini spagnoli ma preferisco non discuterne per evitare degli scontri diplomatici tra stati.
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