Tra i 10 propositi del 2013 (è già abbastanza avercene, poi non dobbiamo averli per forza buoni) c'è quello di conoscere quella Calabria che, forse, ha perso l'ennesimo treno per entrare dalla porta prinicipale nel panorama enologico nazionale.
Pollino, aspro e inospitale a tratti, ma fascinoso e seducente per altri versi, un vecchio burbero, insomma.
Descrizione che calza a pennello anche questo assaggio che, sicuramente, bene lo rappresent.
Dal
Pollino arriva quindi una grande
espressione di Magliocco Canino, curioso nome per un vitigno che tanto ha da dire, e da dare, in una zona che negli ultimi anni regala soddisfazioni (forse le poche che arrivano da casa).
Severo e aspro come le montagne da cui
nasce è vino importante, grande corpo e acidità, un 2005 di grande
stoffa.
Pretende rispetto, come tutta la Calabria del vino.
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