lunedì 10 dicembre 2018

I VINI "INCIVILI" DI WALTER MASSA

Ieri sera ho avuto la fortuna di partecipare ad una degustazione verticale  -per i non esperti è l'assaggio di diverse annate della stessa etichetta. Si è fatto un bel salto, dal 2008 al 1996, la prima verticale di Croatina in Italia, l'etichetta in questione è il "Pertichetta" di Walter Massa.
Prima di mettere al naso i calici, il produttore fa passare tra i banchi un grappolo di Croatina invitando i presenti ad assaggiare un acino.
I vini mostrano tutti un filo conduttore: un bouquet aromatico importante, grande tannino e lunghissima persistenza.
Non vorrei entrare però nei meriti di ogni singola annata, (almeno per il momento mi asterrò dal dare giudizi sui vini in degustazione), vorrei porre l'accento su una questione lessicale/produttiva,
Spesso si sente parlare di vini biologici, di artigiani del vino, di vino come si faceva una volta e tante altre cazzate a riguardo. Per non essere da meno, e aggiungermi al coro di cazzate, vorrei dare una definizione dei vini di Walter Massa: sono vini "incivili".
Per carità non sono barbari che saccheggiano Roma, ma il loro essere è barbarico, appunto incivile. La parola civile deriva dal latino civis, ovvero cittadino; i vini di Walter, sono la cosa più lontana dalla città, città intesa come luogo industriale in cui s'impongono degli standard, e categorie che a tali standard si conformano.
 I vini di Walter sono "incivili", perché sono lontani da qualsiasi standard gusto-olfattivo e sicuramente distanti da una qualsiasi categoria, se non quella riconducibile alla coincidenza dell'etica con l'estetica: da un' uva sana, nascerà per forza un grande vino.
Vini "incivili" in quanto non assoggettati al potere di parte del mercato, anzi nella loro essenza si critica quel mercato, i vini sono non filtrati -dunque hanno particelle in sospensione, hanno un colore incredibilmente intenso e non sono fatti per piacere a tutti.
L'inciviltà dunque è una direzione, non solo un mezzo per raccontare un territorio ma il contrario di una rinuncia.

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